Serie A – Il Pagellone del Calciomercato Estivo dei Top Team

Il calciomercato estivo di Serie A si è chiuso con molte sorprese, colpi last minute e strategie differenti tra le big. Alcune società hanno investito per consolidare la propria forza, altre hanno compiuto operazioni più mirate, qualcuna ha lasciato qualche perplessità. Abbiamo assegnato i nostri voti alle sei grandi del campionato, con una menzione speciale al Como, che si è distinto per ambizione e lucidità nelle scelte.

Napoli: 8,5

Campione d’Italia in carica, il Napoli aveva l’esigenza di allungare la rosa per affrontare al meglio campionato e Champions League. La società ha risposto presente, muovendosi con intelligenza su più fronti.

Sono arrivati: Noah Lang per aumentare l’imprevedibilità offensiva, Lorenzo Lucca come alternativa fisica in attacco, e soprattutto Kevin De Bruyne dal Manchester City, colpo di risonanza mondiale che alza il livello tecnico della mediana. In difesa è stato inserito Sam Beukema dal Bologna, mentre l’ultimissimo innesto è stato Rasmus Hojlund, attaccante preso nelle ultime ore di mercato, complice anche l’infortunio di Romelu Lukaku. Da segnalare anche il ritorno di Elmas, dal RB Lipsia.

Il dato più importante: nessuna cessione di rilievo. Antonio Conte si ritrova così con una rosa ricca, profonda e completa in ogni reparto. Un mercato praticamente perfetto.

Inter: 6,5

L’Inter, reduce da una stagione deludente, avrebbe avuto bisogno di dare un segnale forte. Il mercato, invece, si è limitato a operazioni sì mirate, ma non di grande impatto.

Sono partiti giocatori fuori progetto come Correa e Taremi, mentre in entrata sono arrivati il giovane Sucic dalla Croazia, Bonny dal Parma e Akanji dal Manchester City e c’è stato il desiderio di tenere per dare una chance a Pio Esposito. L’unica partenza degna di nota è stata quella di Pavard, direzione Marsiglia.

Un dato statistico che resta rilevante: l’Inter è stata tra le ultime squadre in Serie A per dribbling tentati e riusciti nella passata stagione. In questo senso, i nuovi innesti non sembrano in grado di cambiare radicalmente il trend. Sufficienza piena, ma ci si aspettava di più.

Atalanta: 7-

La Dea ha aperto un nuovo ciclo con Juric in panchina e un mercato che guarda più al medio periodo che all’immediato.

Sono arrivati Musah dal Milan, Kristović in attacco come alternativa a Scamacca, Ahanor dal Genoa e Zalewski dall’Inter. La perdita pesante è stata quella di Retegui, capocannoniere della passata stagione, ceduto dopo un solo anno in nerazzurro.

Un punto in più lo merita per la permanenza di Ademola Lookman, inseguito per mesi dall’Inter e poi dal Bayern Monaco, ma rimasto a Bergamo, forse con un pò di malcontento. Non si tratta di un mercato scintillante, ma solido.

Juventus: 7,5

La Juventus ha vissuto un’estate movimentata, con colpi significativi soprattutto nelle ultime 24 ore. L’arrivo di Openda dal Lipsia e di Edon Zhegrova dal Lille hanno arricchito il reparto offensivo, già rafforzato a inizio mercato dal parametro zero Jonathan David.

A questi si aggiunge il riscatto di Conceição dal Porto, che amplia le rotazioni in avanti insieme a Yildiz e Dusan Vlahovic. Il serbo, che la dirigenza aveva provato a cedere per alleggerire il monte ingaggi (12 milioni netti a stagione), è rimasto e ha iniziato il campionato con due gol in due partite, dimostrandosi decisivo. Chissà che non possa curare quei malumori a suon di gol.

Le “note dolenti” arrivano da centrocampo e difesa: Douglas Luiz è stato ceduto e non sostituito, così come nessun difensore centrale o terzino è arrivato, nonostante la trattativa degli ultimi giorni di mercato con il Nizza per Jonathan Clauss. Restano i dubbi su Gatti e soprattutto su Kelly come titolari di livello.

Mercato più che positivo in attacco, incompleto altrove.

Roma: 7

Il mercato della Roma ha diviso molto l’ambiente. Mister Gasperini infatti non si è dichiarato completamente soddisfatto, ma la rosa è stata comunque rinforzata in maniera significativa.

In attacco è arrivato Evan Ferguson, centravanti di stazza e presenza fisica, per affiancare Dybala, Dovbyk e soprattutto Matías Soulé, che aggiunge qualità e fantasia al reparto offensivo. Leon Bailey porta velocità e imprevedibilità sulle corsie esterne, Tsimikas dal Liverpool, El Aynaoui dal Lens, mentre Wesley, acquistato dal Flamengo, è stato l’investimento più costoso della sessione e ha già fatto gol alla prima giornata.

In uscita spicca la cessione di Paredes, ma è rimasto Koné, corteggiato dall’Inter, che si conferma un pilastro del centrocampo. Nel complesso un mercato che garantisce nuove soluzioni offensive e più alternative sugli esterni.

Milan: 6,5

Niente coppe europee, focus totale sul campionato, col desiderio di tornare nel calcio che conta. Il Milan di Massimiliano Allegri ha scelto un mercato improntato all’esperienza e alla profondità del centrocampo.

Sono arrivati Luka Modric, Adrien Rabiot e il giovane Jashari (subito fermato da un infortunio di lungo periodo). In difesa è stato acquistato Odogu, mentre in avanti il colpo principale è Christopher Nkunku, utile come seconda punta o trequartista. Resta però il vuoto di una prima punta alternativa a Santiago Giménez, unico vero riferimento centrale.

La cessione di Yunus Musah all’Atalanta ha alleggerito un pò le casse, ma resta la sensazione di uno squilibrio nella costruzione della rosa: tanta abbondanza in mediana, soluzioni limitate in difesa e in attacco.

Il vero grande acquisto, però, potrebbe essere proprio l’allenatore: Allegri, con circa una sola partita a settimana da preparare, avrà tempo per studiare gli avversari e sfruttare la sua esperienza da stratega, come già dimostrato nel corso della sua carriera in Serie A.

Menzione Speciale al Como: 7,5

Il Como è stato protagonista di un mercato sorprendente per qualità, coraggio e visione. La proprietà ha resistito a un’offerta clamorosa del Tottenham per Nico Paz: circa 50 milioni, cifra enorme per una società che si affaccia da poco a questi livelli. Tenerlo, insieme ad Assane Diao, equivale ad un grande colpo in sé.

Ma non è tutto: sono arrivati rinforzi importanti come Álvaro Morata dal Galatasaray, Martin Baturina, Jesús Rodríguez Diego Carlos e Jacopo Ramón. Una campagna acquisti che ha innalzato il livello tecnico e l’esperienza della squadra, senza snaturarne la struttura.

Particolarmente interessante anche la tempistica: il Como ha concentrato la gran parte delle operazioni a luglio, chiudendo il mercato con largo anticipo rispetto alle rivali. Questo ha permesso alla squadra di iniziare la preparazione con l’organico quasi al completo, consolidando meccanismi e amalgama fin da subito. Una scelta che potrebbe rivelarsi decisiva nel corso della stagione.

In definitiva, un mercato ottimale, con ambizione e razionalità, che proietta il Como verso una stagione da protagonista nella lotta salvezza e forse anche oltre.

Un’estate di mercato che ha visto Napoli e Juventus muoversi con più convinzione, mentre le milanesi hanno lasciato qualche perplessità.

La Serie A si presenta dunque al via con tante storie da raccontare e con una griglia di partenza super equilibrata.